La fiducia in tempi di COVID-19 diventa base fondamentale per la costruzione del rapporto più basico a quello più complicato.
Bisogna fidarsi di se stessi, principalmente, e agire con maturità. Fare delle scelte. Cosa è bene fare adesso, cosa potrò fare domani.
E riflettendo su questo valore, penso.
Io quando tornerò a fidarmi?
Per quelli come noi che sono stati feriti e umiliati è difficile il doppio fidarsi.
Chi non ha passato determinate cose nella vita può ritenersi fortunato oppure no.
La fiducia è il rapporto, secondo me. Ogni cosa si valuta su questa.
Quanto importante sono io per farti scegliere di fidarti di me.
E io sono davvero, ma davvero in grado di sapere gestire questa fiducia.
La fiducia è fatta da tante piccole cose che sono poi scoperte.
Pratico poledance da diversi anni. Ed è un esperimento di fiducia.
Quando noi allieve ci spingiamo a testa in già con una sola gamba attaccata ad un palo che fa pressione dobbiamo assolutamente fidarci del nostro corpo ma anche di chi ci sta indicando il movimento giusto da fare.
‘Vai giù’, ti tengo’, grida la maestra quando facciamo un’inversione complicata. E tu lo fai, fidandoti.
Ecco la fiducia nella vita, nel rapporto con gli altri è proprio questo, stare a testa in giù senza paura che l’altra persona ci molli.
Io ho dei rapporti veramente importanti con alcune persone della mia vita.
Persone con le quali ho sbagliato, abbiamo sbagliato, ma la fiducia che loro hanno riposto in me, io non l’ho mai tradita.
Poi ci si allontana, si prendono strade diverse, ma sono fiera di questa cosa. Che questi rapporti qui da me hanno avuto forza su quella fiducia.
E voi? Avete sperimentato cosa significhi la parola fiducia, in voi stessi?
Una penna blu è quella che amo di più. Come il velluto, meglio se blu, cobalto e azzurro. Mi ricorda il mare.
Il mare. Il caffè caldo la mattina, in tutte le stagioni. La musica, le canzoni indie, Tommaso Paradiso, Achille Lauro. I rossetti rossi. Le mie sorelle bambine. Scrivere e leggere. E poi leggere e scrivere. Le cose non scontante, la pelle abbronzata in autunno. Regalare un sorriso, che siamo tutti grigi.
Le cose inaspettate. Quelle belle ovviamente. Le gite organizzate un’ora prima. Il profumo di cannella. La cacio e pepe. I regali. I
Amo il natale, amo non essere scontata, amo tutti i film con un lieto fine. Che poi piango pure quando guardo un thriller.
Il mio cane la mattina. Gli amici che ci sono sempre, sia a un metro che a 1000 kilometri. Le persone sensibili. Quelle che si perdono a sognare cose ‘impossibili’, tipo costruire una villa in campagna.
Amo l’odore dei libri nuovi. La poledance. Sentirmi sicura.
Odio. Odio quando sono grigia. I pensieri brutti. Odio non vedere il mare. Odio non potermi muovere. Odio aspettare, la mia impulsività. La poca sincerità. Tra una brutta verità e una bugia, preferisco sempre la prima.
Odio la mancanza di rispetto.
Chi tratta male le donne, e gli uomini.
Odio gli ottusi, i preconcetti e i pregiudizi.
Odio non sapere cucinare.
Odio non sapere cosa fare. Cambiare idea spesso.
La montagna. Non la amo.
Odio chi limita gli altri.
Non amo scanzi. Non amo gli intellettuali troppo di sinistra.
Mi annoio.
Amo chi pensa che prima di tutto e sopra ogni cosa ci sia rispetto e fiducia.
Odio chi non lo fa. Odio chi pensa che sia tutto dovuto e niente dato.
E tu invece?