Inizio a scrivere questo articolo, testo, lettura, dopo un periodo pieno, pieno di amore. Amore in tutte le forme, dimensioni e realtà. Dopo aver ascoltato tanto, conosciuto, vissuto, forse come mai negli ultimi anni.
Ho visto persone crederci di nuovo dopo tanti anni. Quel sorriso che addolcisce le espressioni, quella paura e timore di inviare o ricevere un messaggio. Quella dolcezza lì che la vedi, quasi la tocchi e quasi hai paura di rompere.
Parlo di quella dolcezza lì che fa da colonna sonora a qualsiasi musica, a qualsiasi tramonto e alba.
Io forse ci ho capito ben poco di amore. Forse. Non ho un anello al dito, un compagno, una storia che possa superare le due settimane di fila. Ho collezionato però una serie di amori tanto belli che credo che per ogni volta, e per ogni stretta all’anima, ne è sicuramente valsa la pena.
Quei baci lì. Quelle sensazioni lì. Quelle dolcezze lì. Valgono la pena di vivere quelle pene che tanto fanno male.
“Perché le cose belle succedono”
Ma l’amore è quella cosa che ti spinge ad inseguire quel tuo sogno, a crederci, crederci fin quando hai quella forza e quel respiro lì: che sia la tua carriera, che sia il tuo compagno o compagna, che sia quella voglia di farle le cose che sogni, nonostante le difficoltà, nonostante la vita che, come abbiamo tutti imparato, cambia, eccome se cambia e ti mette di fronte a cose che nessuno, nessuno poteva mai immaginare
Ho visto amore nell’amicizia, ho visto le emozioni nei visi di chi mi vuol bene, ho visto la voglia infinita, e la tenacia, a non buttare via niente, niente, nemmeno quello che per altri sarebbe scontato o impossibile o finto o peggio ‘evitabile’.
Ho visto combattere per una storia difficile, ho visto chi non si arrende, nonostante la stanchezza, nonostante le urla, e i litigi soffocati.
Nonostante i silenzi. Ma nonostante tutto, ho visto una forza tale e quale a quello del mare che diventa grosso a fine agosto, che poi diventa difficile a settembre e indomabile ad ottobre. Quel mare lì.
Ho visto chi dall’amore si è fatto vincere, quasi, ma da perdente felice. Felice perché la vita va vissuta. Ho imparato in questi mesi che aspettare non fa male ma non da passivi, e che se in un posto non ci si sta più bene, per quel sentimento ancora più grande che è quello verso noi stessi bisogna avere il coraggio di cambiare, di andare via, di vedere una nuova realtà e non di certo una resa.