Sei una casa editrice? Sei un’azienda che eroga servizi? Ti occupi di Hair Care? O di beauty? Sei un’influencer o giornalista?
Avrai già un social media manager che produce e pubblica costantemente i tuoi contenuti, se sei un ristorante o un brand di moda a maggior ragione.

Ma se domani i social scomparissero? Immaginate un attacco mondiale hacker o semplicemente il fallimento di Meta. Certo rimane il competitor cinese ma pensate se per un momento non ci fosse più tutto quello che è contenuto nei vari canali, tutto quello prodotto e archiviato da anni, decenni in alcuni casi. Si perderà un canale unico, quello con cui si parla con i propri followers o lettori.
Ecco chi ha creato, nutrito, una newsletter si troverà in vantaggio, potrà comunque continuare a parlare con i propri interlocutori, molti anzi si aggiungeranno. Le newsletter, da quando lavoro nel campo del marketing è uno di quei strumenti che devono esserci in strategia.
E’ un canale diretto, rappresenta la testata del brand, lì si possono comunicare le attività, le promozioni, i cambi di dirigenza, un evento, una nuova collezione moda, una nuova pizza speciale.
E’ un mezzo più freddo rispetto ad un canale social, ma se strutturato crea una community importante che si abituerà a ricevere in casella quella mail e la sfrutterà per conoscere o attivare un servizio.
Il tono di voce deve essere curato, così come anche i topic, non dovranno esserci solo promozioni, altrimenti ci si stuferà presto, ma una comunicazione chiara, un’espressione della volontà del brand i dialogare con i suoi lettori, clienti ed iscritti.
Per questo motivo oggi le newsletter stanno diventando dei canali a parte, molti addirittura in formule a pagamento per abituare il mercato, non più abituato a pagare per un giornale o una rivista, se affezionato a una firma ad un brand sarà anche pronto a pagare cifre irrisorie per notizie importanti, sia per la sua formazione che per conoscere nuove mode per esempio.

Oppure avere nell’anno l’opportunità di un posto a cena sempre ‘riservato’ ai clienti guest. Un canale proprio, dedicato, al di là del sito web. La newsletter è un pò la lettera pubblicitaria che arrivava per posta, adesso sfruttata solo da qualche brand. Pensate se H&M inviasse una comunicazione cartacea a tutti noi affezionati, con dentro una promo particolare, delle cartoline moda, dei puzzle da comporre con le nuove collezioni, sarebbe una figata, beh attraverso la newsletter ciò è sempre possibile. Quindi, e questo devono saperlo bene i manager, la newsletter è un canale molto importante oltre ad essere molto efficace soprattutto per tutte le realtà corporate che devono pensare a formulare vari format destinati a target differenti: affezionati, clienti nuovi o neofiti, comunicazione interna e così via.

Ma come aumentare il numero degli iscritti alle newsletter? Che strategie usare per riuscire ad essere incisivi? Quale comunicazione veicolare?

Non c’è una formula magica, c’è uno studio, una strategia che viene realizzata su dati effettivi e sugli obiettivi che si vogliono portare avanti. Performare, essere memorabili e avere rilevanza.

 

 

 

Published On: Ottobre 15th, 2024 / Categories: Comunicazione / Tags: , /

Una penna blu è quella che amo di più. Come il velluto, meglio se blu, cobalto e azzurro. Mi ricorda il mare.

Il mare. Il caffè caldo la mattina, in tutte le stagioni. La musica, le canzoni indie, Tommaso Paradiso, Achille Lauro. I rossetti rossi. Le mie sorelle bambine. Scrivere e leggere. E poi leggere e scrivere. Le cose non scontante, la pelle abbronzata in autunno. Regalare un sorriso, che siamo tutti grigi.

Le cose inaspettate. Quelle belle ovviamente. Le gite organizzate un’ora prima. Il profumo di cannella. La cacio e pepe. I regali. I

Amo il natale, amo non essere scontata, amo tutti i film con un lieto fine. Che poi piango pure quando guardo un thriller.

Il mio cane la mattina. Gli amici che ci sono sempre, sia a un metro che a 1000 kilometri. Le persone sensibili. Quelle che si perdono a sognare cose ‘impossibili’, tipo costruire una villa in campagna.

Amo l’odore dei libri nuovi. La poledance. Sentirmi sicura.

Odio. Odio quando sono grigia. I pensieri brutti. Odio non vedere il mare. Odio non potermi muovere. Odio aspettare, la mia impulsività. La poca sincerità. Tra una brutta verità e una bugia, preferisco sempre la prima.

Odio la mancanza di rispetto.

Chi tratta male le donne, e gli uomini.

Odio gli ottusi, i preconcetti e i pregiudizi.

Odio non sapere cucinare.

Odio non sapere cosa fare. Cambiare idea spesso.

La montagna. Non la amo.

Odio chi limita gli altri.

Non amo scanzi. Non amo gli intellettuali troppo di sinistra.

Mi annoio.

Amo chi pensa che prima di tutto e sopra ogni cosa ci sia rispetto e fiducia.

Odio chi non lo fa. Odio chi pensa che sia tutto dovuto e niente dato.

E tu invece?