Radici: quella strana paura

Quanto è importante per l’equilibrio di un grande albero avere delle radici ancora più grandi e solide?

Pensateci.

Le radici rendono forte un albero. Si costruiscono piano piano e con il tempo. Un albero senza radici per quanto bello, fiorito, non potrà durare molto a lungo. Alla prima tempesta si spezzerà, la prima intemperia lo ferirà fino a farlo morire.

Ultimamente parlando con persone diverse ho sentito ripetere spesso una parola.

‘Paura di mettere radici’.

E mi sono chiesta il perché tutti avessero in comune questa paura.

Cosa scatta nelle persone che non vogliono mettere radici? E non parlo solo di relazioni.

La paura di soffrire, la paura di perdere la libertà di scelta o di limitarla.

E’ questo?

La paura di sentirsi stretti in una casa, un lavoro, un’abitazione?

Cosa c’è dietro alla paura di ‘mettere su radici’?

Non avere radici destabilizza. E in questa estate che i ‘più’ sono tornati nelle terre delle loro origini ha confermato quanto è importante riconoscerle e preservarle.

E quanto è altresì grande la paura di perdere queste radici.

Anche i più grandi scienziati, la cui mente è libera da ogni forma di condizionamento, hanno messo delle radici senza le quali altri non avrebbero mai potuto portare a termine il loro lavoro, evolverlo, potenzialo?

Le radici sono infine quella stabilità che determina la vita dell’essere umano.

Fare finta che non esistano, cercare di estirparle, di togliere o eliminarle non creerebbe un effetto a catena di disiorentamento?

Non è certo facile costruire, le radici, non è facile renderle forti, curarle, farle splendere.

Ma non bisogna avere paura di metterle e ne di rendersene conto.

Il punto è non avere paura, né di cercarle, né di trovarle e né di metterne altre.

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