Quanto è importante per l’equilibrio di un grande albero avere delle radici ancora più grandi e solide?

Pensateci.

Le radici rendono forte un albero. Si costruiscono piano piano e con il tempo. Un albero senza radici per quanto bello, fiorito, non potrà durare molto a lungo. Alla prima tempesta si spezzerà, la prima intemperia lo ferirà fino a farlo morire.

Ultimamente parlando con persone diverse ho sentito ripetere spesso una parola.

‘Paura di mettere radici’.

E mi sono chiesta il perché tutti avessero in comune questa paura.

Cosa scatta nelle persone che non vogliono mettere radici? E non parlo solo di relazioni.

La paura di soffrire, la paura di perdere la libertà di scelta o di limitarla.

E’ questo?

La paura di sentirsi stretti in una casa, un lavoro, un’abitazione?

Cosa c’è dietro alla paura di ‘mettere su radici’?

Non avere radici destabilizza. E in questa estate che i ‘più’ sono tornati nelle terre delle loro origini ha confermato quanto è importante riconoscerle e preservarle.

E quanto è altresì grande la paura di perdere queste radici.

Anche i più grandi scienziati, la cui mente è libera da ogni forma di condizionamento, hanno messo delle radici senza le quali altri non avrebbero mai potuto portare a termine il loro lavoro, evolverlo, potenzialo?

Le radici sono infine quella stabilità che determina la vita dell’essere umano.

Fare finta che non esistano, cercare di estirparle, di togliere o eliminarle non creerebbe un effetto a catena di disiorentamento?

Non è certo facile costruire, le radici, non è facile renderle forti, curarle, farle splendere.

Ma non bisogna avere paura di metterle e ne di rendersene conto.

Il punto è non avere paura, né di cercarle, né di trovarle e né di metterne altre.

Published On: Agosto 28th, 2020 / Categories: Amore /

Una penna blu è quella che amo di più. Come il velluto, meglio se blu, cobalto e azzurro. Mi ricorda il mare.

Il mare. Il caffè caldo la mattina, in tutte le stagioni. La musica, le canzoni indie, Tommaso Paradiso, Achille Lauro. I rossetti rossi. Le mie sorelle bambine. Scrivere e leggere. E poi leggere e scrivere. Le cose non scontante, la pelle abbronzata in autunno. Regalare un sorriso, che siamo tutti grigi.

Le cose inaspettate. Quelle belle ovviamente. Le gite organizzate un’ora prima. Il profumo di cannella. La cacio e pepe. I regali. I

Amo il natale, amo non essere scontata, amo tutti i film con un lieto fine. Che poi piango pure quando guardo un thriller.

Il mio cane la mattina. Gli amici che ci sono sempre, sia a un metro che a 1000 kilometri. Le persone sensibili. Quelle che si perdono a sognare cose ‘impossibili’, tipo costruire una villa in campagna.

Amo l’odore dei libri nuovi. La poledance. Sentirmi sicura.

Odio. Odio quando sono grigia. I pensieri brutti. Odio non vedere il mare. Odio non potermi muovere. Odio aspettare, la mia impulsività. La poca sincerità. Tra una brutta verità e una bugia, preferisco sempre la prima.

Odio la mancanza di rispetto.

Chi tratta male le donne, e gli uomini.

Odio gli ottusi, i preconcetti e i pregiudizi.

Odio non sapere cucinare.

Odio non sapere cosa fare. Cambiare idea spesso.

La montagna. Non la amo.

Odio chi limita gli altri.

Non amo scanzi. Non amo gli intellettuali troppo di sinistra.

Mi annoio.

Amo chi pensa che prima di tutto e sopra ogni cosa ci sia rispetto e fiducia.

Odio chi non lo fa. Odio chi pensa che sia tutto dovuto e niente dato.

E tu invece?