Una figura di donna esile, con un completo giacca e pantaloni dai colori pastello, e una cascata di capelli, seduta sulle scale di mattoncini in una piccola strada di Taormina. E’ lei, Sabrina Impacciatore, nelle vesti di Valentina, una direttrice di Hotel cinque stelle, non proprio ‘politically correct’, che si destreggia tra clienti poco semplici e richieste strampalate, portandoci dentro la sua vita. Una parte questa, l’ultima in White Lotus, che l’ha consacrata dal tempio Hollywoodiano cinematografico, nonostante la nostra Sabrina ha ben dato, eppure tanto, al cinema italiano.

Io me la ricordo Sabrina Impacciatore nella difficile parte della compagna di Claudio Santamaria, nell’Ultimo Bacio e poi nel seguito Ricordati di me. Una tra i personaggi più complicati perché alle prese con una relazione difficile con un uomo afflitto da se stesso. Per chi non ha visto i film, consiglio la visione, lei è memorabile. E la sua parte è una tra le più difficili perché amare un uomo con crisi depressive e d’ansia non è come combattere con un classico traditore seriale o narciso.

Oggi Sabrina Impacciatore, bellissima e bravissima, ci regala una rara perla, nella sua interpretazione di Valentina in White Lotus 2, serie prodotta da HBO, girata all’ex San Domenico, storico Hotel 5 stelle di Taormina, oggi Four Season. Una serie che l’ha consacrata come una tra le attrici di punta italiane, brava, bella e superlativa in questo personaggio non facile.

In Italia è sempre più difficile riconoscere il talento, soprattutto se è femminile. se non è ‘raccomandato da qualcuno’. Avere un curriculum ricco di interpretazioni, molte difficili, essere belle, essere brave, non è mai abbastanza perché in Italia, si è troppo vecchi, troppo incattiviti, troppo poco onesti per attribuire valore al valore.

Published On: Gennaio 21st, 2023 / Categories: Blog, Storie /

Una penna blu è quella che amo di più. Come il velluto, meglio se blu, cobalto e azzurro. Mi ricorda il mare.

Il mare. Il caffè caldo la mattina, in tutte le stagioni. La musica, le canzoni indie, Tommaso Paradiso, Achille Lauro. I rossetti rossi. Le mie sorelle bambine. Scrivere e leggere. E poi leggere e scrivere. Le cose non scontante, la pelle abbronzata in autunno. Regalare un sorriso, che siamo tutti grigi.

Le cose inaspettate. Quelle belle ovviamente. Le gite organizzate un’ora prima. Il profumo di cannella. La cacio e pepe. I regali. I

Amo il natale, amo non essere scontata, amo tutti i film con un lieto fine. Che poi piango pure quando guardo un thriller.

Il mio cane la mattina. Gli amici che ci sono sempre, sia a un metro che a 1000 kilometri. Le persone sensibili. Quelle che si perdono a sognare cose ‘impossibili’, tipo costruire una villa in campagna.

Amo l’odore dei libri nuovi. La poledance. Sentirmi sicura.

Odio. Odio quando sono grigia. I pensieri brutti. Odio non vedere il mare. Odio non potermi muovere. Odio aspettare, la mia impulsività. La poca sincerità. Tra una brutta verità e una bugia, preferisco sempre la prima.

Odio la mancanza di rispetto.

Chi tratta male le donne, e gli uomini.

Odio gli ottusi, i preconcetti e i pregiudizi.

Odio non sapere cucinare.

Odio non sapere cosa fare. Cambiare idea spesso.

La montagna. Non la amo.

Odio chi limita gli altri.

Non amo scanzi. Non amo gli intellettuali troppo di sinistra.

Mi annoio.

Amo chi pensa che prima di tutto e sopra ogni cosa ci sia rispetto e fiducia.

Odio chi non lo fa. Odio chi pensa che sia tutto dovuto e niente dato.

E tu invece?