Una figura di donna esile, con un completo giacca e pantaloni dai colori pastello, e una cascata di capelli, seduta sulle scale di mattoncini in una piccola strada di Taormina. E’ lei, Sabrina Impacciatore, nelle vesti di Valentina, una direttrice di Hotel cinque stelle, non proprio ‘politically correct’, che si destreggia tra clienti poco semplici e richieste strampalate, portandoci dentro la sua vita. Una parte questa, l’ultima in White Lotus, che l’ha consacrata dal tempio Hollywoodiano cinematografico, nonostante la nostra Sabrina ha ben dato, eppure tanto, al cinema italiano.
Io me la ricordo Sabrina Impacciatore nella difficile parte della compagna di Claudio Santamaria, nell’Ultimo Bacio e poi nel seguito Ricordati di me. Una tra i personaggi più complicati perché alle prese con una relazione difficile con un uomo afflitto da se stesso. Per chi non ha visto i film, consiglio la visione, lei è memorabile. E la sua parte è una tra le più difficili perché amare un uomo con crisi depressive e d’ansia non è come combattere con un classico traditore seriale o narciso.
Oggi Sabrina Impacciatore, bellissima e bravissima, ci regala una rara perla, nella sua interpretazione di Valentina in White Lotus 2, serie prodotta da HBO, girata all’ex San Domenico, storico Hotel 5 stelle di Taormina, oggi Four Season. Una serie che l’ha consacrata come una tra le attrici di punta italiane, brava, bella e superlativa in questo personaggio non facile.
In Italia è sempre più difficile riconoscere il talento, soprattutto se è femminile. se non è ‘raccomandato da qualcuno’. Avere un curriculum ricco di interpretazioni, molte difficili, essere belle, essere brave, non è mai abbastanza perché in Italia, si è troppo vecchi, troppo incattiviti, troppo poco onesti per attribuire valore al valore.