Sandy è un romanzo dedicato alle vite di due donne, una famosa grazie alla sua musica, Sandy Denny e l’altra Sandy omonima entrata nella vita e nel cuore dell’autore tanto da essere definita il suo ultimo amore. Due donne tanto diverse ma unite purtroppo da situazioni personali tanto gravose da averle portate al loro annientamento fisico e psicofisico.
Una storia così simile, la loro, anche se distante, unite da quel filo sottile, misto a nostalgia e tristezza, che proprio Sandy Danny intona, con la sua unica voce, in ‘Who knows where the time goes’, ‘I’m not alone while my love is near me”, ‘Non mi sentirò sola fin quando il mio amore è con me’.
E forse per una delle due donne questa frase, incisa nell’anima, è davvero così potente e reale nonostante il tempo, nonostante ‘the storms of winter’. L’autore di questo libro Armando Birnini racconta una storia d’amore, la sua storia d’amore, che si trasforma in una tragedia. Una tragedia incredibile del nostro tempo, incredibile ma comune, molto più di quello che si crede, ai danni di Sandy che come la famosa cantante si trova ad essere vittima di un ex marito prepotente e una società incapace davvero di aiutare le donne in difficoltà.
Per raccontare in breve devo fare riferimento a storie simili, per rendere chiaro al lettore, cosa l’autore Armando, edito da Armando Siciliano Editore, denunci attraverso questa storia, drammatica e attuale, forte come un grido.
Immaginiamo la prigionia dorata di Britney Spears, succube di un padre innamorato solo degli averi della figlia, di un ex marito prepotente e dei figli purtroppo ingrati. Pensiamo alla solitudine di quest’altra donna cantante, che deve la sua rovina al suo successo e che purtroppo la rese sin da subito instabile, imbottita di psicofarmaci e con vari TSO, fino a quando non le furono tolti i figli. Da qui Britney impazzisce davvero, perché come racconta Eschilo nelle sue tragedie, non c’è follia più forte di quella causata da dolore dell’anima.
Conosciamo tutti la sua storia, che l’ha vista libera solo a quarant’anni e dopo una lunga battaglia legale contro suo padre che deteneva il suo controllo. Ma ad oggi ancora non libera dai suoi mostri che ancora minacciano la sua esistenza purtroppo fatta da dipendenze da psicofarmaci. E ricordiamo di come fu definita debole per autogestirsi ma non per fatturare dato che il padre le organizzò una serie di spettacoli, a Las Vegas, di cui lei racconta oggi di provare ancora imbarazzo e vergogna, dato che si trattava di lavoro forzato, i cui proventi andavano sotto il controllo del padre, artefice e complice dell’annientamento psicofisico di Britney Spears.
La storia di Britney, caso vuole che sia un’altra cantante, è molto vicina a quella di Sandy protagonista di questa storia. Vittima del patriarcato a tutto tondo, di una famiglia approfittatrice, e da una società che vuole ancora la donna sottomessa e incapace di prendere decisioni autonomamente, ma capace di lavorare per far incassare gli altri. E vittima anche di un non amore, dell’impossibilità di essere salvata dal più forte dei sentimenti umani.
La fortuna di Sandy, la protagonista del libro, è quella di aver trovato l’amore, quello rassicurante, quello che si prende cura, quello che non chiede nulla in cambio se non la possibilità di viversi. Ma la sfortuna è legata al territorio nel quale vive, alla famiglia da cui non ha scampo, da un’altra figlia ingrata, da una mente debole a causa di un divorzio lungo e doloroso, dalla scomparsa dei genitori, gli unici che la proteggevano e da amiche portatrici dei sani valori del patriarcato. Innamorarsi, chiedere un divorzio, non sottostare alle volontà della famiglia e pensare in maniera autonoma è intollerate, è troppo per una Sandy, troppo per la sua forza. E tutto questo è raccontato dall’autore, che accompagna i capitoli del libro dai brani di Sandy Danny, con un linguaggio pirandelliano, vicino a quel ‘Così è se vi pare’, dove la tragedia sta proprio nella società capace di appellare agli altri la pazzia, ma non guardare quella di cui tutti siamo portatori.
“Eh caro! chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico TU! e tu col dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono… Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? senza badare al fantasma che portano con sé, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e credono che sia una cosa diversa.» Luigi Pirandello.
Questo troppo amore, questa voglia di rivalsa per Sandy diventa una condanna, dato che nessuno a parte il nuovo compagno, accetta la sua volontà di divorziare dal marito, che sarebbe costato per lui la mancanza di alcune proprietà e di fondi. Nonostante lui fosse già in un’altra relazione, nonostante l’avesse minacciata con un coltello da macellaio lasciato proprio fuori casa.
Riconosciamo tutti questi atteggiamenti? Riconosciamo tutti quanto siano simili a mille altre storie, e come questa voglia di rivalsa sia stata pagata a caro prezzo da Giulia Cecchettin, uccisa ad una settimana dalla sua laurea, lo è stato per Giulia Tramontano uccisa con il figlio in grembo e avvelenata giorno dopo giorno, lo è stato per Marisa Leo, uccisa dall’ex marito, anche lei pronta per un nuovo futuro.
‘La capacità di qualcuno di riuscire a segnare traguardi, ricominciare, e essere felici, mostra agli altri la loro incapacità di farlo, i loro insuccessi e la loro infelicità, ed è per questo che cercano di annientare chi ci riesce’.
Queste donne, tutte queste giovani donne, sono state uccise, senza pietà da una stessa mano. La stessa che sta uccidendo la povera Sandy, attraverso psicofarmaci e sedativi, colpevole di aver avuto il coraggio di chiedere la fine al suo matrimonio per poter provare ad essere di nuovo felice con il suo compagno. Il tutto raccontato nel romanzo con particolari e testimonianze, con dati che possono essere documentati. Niente è lasciato al caso o senza prove.
Ed è di fronte a questa possibilità, quella di essere semplicemente autonoma e felice, di farsi curare dai medici di fiducia, entrano in azione tutte quelle dinamiche tipiche della cultura patriarcale, quelle che limitano la libertà della donna e quelle che come la stessa definizione di femminicidio conferma:
“Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte“
E non conta nulla quante volte la donna cerchi di svincolarsi da queste dinamiche, non conta nemmeno il volere cambiare vita, cercare di chiudere ponti e rapporti tossici, purtroppo l’ideologia di matrice patriarcale contamina, e si espande, perché ha ancora salde le radici, in territori come quelli raccontati in questo libro.
L’autore, utilizzando metafore in stile pirandelliano, racconta i mesi trascorsi con Sandy, non fa mistero dei problemi di salute di questa donna, e sottolinea con dovizia di particolari come il tessuto sociale, dal prete della comunità al comandante dei Carabinieri, alle amiche, alla stessa figlia, fossero ostili a questa donna. Ostili alla sua felicità.
Perché se deve essere viva deve esserlo come loro: infelici, sottomessi, schiavi ed essere pronta a fare da bancomat. Ovviamente.
La storia ripercorre giornate, viaggi, situazioni, dove l’autore protagonista comincia ad avere il sentore di cosa stesse per accadere, proprio a poche settimane dal divorzio. E questo timore si concretizza un bel giorno, quando viene fisicamente allontanato da Sandy, sotto minaccia da una folla di gente che fa irruzione in casa loro, e lei, ormai allo stremo delle forze per difendere il suo uomo minacciato, senza alcun motivo di essere arrestato da maresciallo presente in casa senza un mandato, si fa portare dalla figlia e dalle amiche in una casa di cura, altrimenti sarebbe stata sottoposta con forza ad un TSO.
E come nella peggiore delle storie la richiesta di divorzio da lì a poco viene ritirata e Sandy viene trattata come un’inferma, incapace di intendere e volere, ma come sottolinea l’autore, capace però di decidere di ritirare formalmente la richiesta di divorzio.
‘E’ dunque capace di fare questo, e incapace di tutelarsi con un avvocato? Di tutelare la sua casa, i suoi beni?’. Domande queste che l’autore pone ai lettori.
Dove tutto è concesso, e come tante volte denunciato dai centri antiviolenza, c’è un sistema che non aiuta le donne, che non le protegge, che non le isola dai rapporti violenti e malati. C’è un sistema e c’è anche oggi dove il carnefice viene protetto, e trattato molto spesso non come un femminicida ma come un uomo vittima di un’incantesimo della donna, e lei è sempre strega, come durante la caccia delle streghe, e che se ne può liberare solo annientandola.
La storia di Sandy e molto simile a quella di Sandy Denny uccisa a soli 31 anni da un’emorragia celebrale dovuta ad una caduta in casa causata da un suo stato di ubriachezza nel quale purtroppo versava a per la sua situazione personale oltre che artistica. Anche questa Sandy si innamora e sposa un uomo, un profittatore, a dire del suo stesso padre che si rifiutò di partecipare alle nozze, ovvio pensare che quando iniziò la sua discesa artistica lui pensò bene di porre fine al matrimonio e portarsi anche la loro unica figlia (ricordiamo come lo stesso processo lo visse Britney Spears quando le vennero portati via i suoi figli), e i vari insuccessi musicali, e psicosi e turbarono al sua mente e il suo fisico, purtroppo per sempre.
Sandy Denny muore, uccisa da un’emorragia celebrare. Uccisa da un dolore cupo, quello di una donna tradita dal successo e dall’amore. Ci sono rimaste le sue canzoni, la sua musica, che l’hanno resa immortale.
La Sandy del libro ha adesso bisogno di rivedere la luce, da non essere uccisa definitivamente. Il coraggio dell’autore è quello di denunciare tante persone, in primis l’ex marito e la figlia, che in nome dei loro interessi hanno distrutto la libertà di questa donna. Sola e annientata. Così come volevano.
Il femminicidio non è questo? La missione di questo libro è quella di raccontare la storia di questa donna, di fare in modo che possa sensibilizzare più persone possibili, e di riuscire in qualche modo a salvarla. Così come i fan si presero carico della situazione personale di Britney Spears che dopo anni di lotte è riuscita a riottenere la sua libertà.
Per leggere la storia di Sandy puoi acquistare il libro sul sito di Armando Siciliano Editore.
Conosco la storia e l’autore.
Cosa si fa per un grande amore e per avere giustizia…. anche scrivere un libro per ridare libertà e dignità a Sandy