Lei è magica. Sembra essere uscita proprio da una favola. Datele una penna e dei fogli per scrivere o il minimo occorrente di pasticceria lei riuscirà a stupirvi.
Proprio così, riesce a realizzare con le sue mani delle vere proprie opere d’arte al cioccolato e non solo. Riesce a scrivere i suoi pensieri in maniera forte e decisa. Lei è Silvia Federica Boldetti, Pastry Queen nel 2016, Maestro Ampi e attualmente nel team della Chocolate Academy di Milano come Ruby Ambassador, ma statene certi, ci sarà di certo qualcosa che bolle in pentola. Ideatrice di silvia e beppe, un libro di ricette per bambini, totalmente ideato da Silvia, viaggiatrice e sognatrice instancabile ha sempre un progetto o idea nuova tra le mani.
Non è un caso che lei stessa nei suoi canali social si definisca: “Mezza giornalista e un po’ scrittrice”. Ed ecco perché…
Ciao Silvia e grazie per aver accettato di essere tra le storie di donne e uomini che raccontano in questo spazio, come e in che modo, sono riusciti a realizzare un loro sogno e/o progetto di vita. In modo tale da dare un aiuto, suggerimento a chi in questo momento ne ha bisogno. Un modo per dire: “Credi in te e non mollare”.
Silvia racconta oggi chi è Silvia, dopo i successi professionali, libri scritti i tanti impegni lavorativi?
Sto bene, incasinata, caotica e a volte a pezzi. Sono un’anima senza pace ma credo sia una caratteristica che mi contraddistingue e inseguo la felicità sempre e comunque.
A volte comporta sbucciarsi le ginocchia. Successo non lo so; io inseguo quello che amo. Libro… ne ho scritti due, uno è un romanzo, l’altro un libro per bambini.
Il romanzo contiene tutto l’amore e il dolore che ho provato, ma per tale motivo, attualmente ho annullato la pubblicazione. Me ne sono allontanata per motivi personali. Mi è servito per uscire dal buio, ma mi stava facendo più male ora, che quello che aveva aiutato a sconfiggere. Credo comunque sia bellissimo, anche se sono di parte. L’altro è un libro di ricette per bambini, “Silvia e Beppe -12 mesi di dolcetti” ed è pioniere di un progetto molto più grande e di un sogno. Una serie di corsi; prodotti dedicati ai bambini e al mondo della pasticceria.
Come hai fatto o meglio come si fa a realizzare i propri sogni, che poi diventano lavoro, o si trasformano ancora in altro?
Credo che il “successo” sia un’attitudine. Non prenderla come peccato di superbia ma credo che se qualcuno ama tanto qualcosa, e ci crede davvero, possa arrivare a raggiungerla. E l’ambito non conta.
C’è stato un momento del tuo percorso di vita che ami ricordare dove c’è stata quella scintilla che ti ha fatto capire: ‘ecco sto facendo la cosa che davvero mi fa sentire felice?‘
Non mi definisco pasticcera. Né altro. Sono me stessa e spero di sapermi reinventare ogni volta che ne sento la necessità. Sono stata mille me e spero di esserne altrettante. Non so se tra cinque anni farò ancora ciò che faccio oggi o sarò altro, per questo faccio fatica a dirti un momento. Ce ne sono stati migliaia, tutti concatenati perfettamente come in un puzzle in cui il caso non è contemplato.
Come e in che modo il tuo lavoro ti riempie la vita?
Quando fai quello che ami, quello che senti di essere, lavoro e vita sono interconnessi. Lavoriamo almeno un terzo se non di più della nostra vita, del nostro tempo. Se fosse solo lavoro, mi sentirei di buttarlo via.
E se non avessi fatto questo, cosa avresti voluto fare?
Quello che farò. 🙂
Cosa sogni per te e per la tua vita?
Essere felice. Dico sempre “essere felice da far schifo” e ne sono fermamente convinta. Se mi ritrovassi ingabbiata in un lavoro, relazione, luogo che fossero da ostacolo a questo obiettivo, spero di avere la forza di cambiare. La vita è breve, domani non sappiamo se ci saremo. E sopravvivere anziché vivere, per quanto mi riguarda, è il vero delitto, è peccato
Passione o lavoro? Cosa scegli?
Nessuna delle due. La passione si estingue come una miccia che brucia in fretta, il lavoro è solo un “timbrare un cartellino”. Scelgo l’essenza delle cose, il sentire. L’essere in ciò che si fa, l’amore per quello che si fa e che si è, credo sia quella la chiave per riuscire a far bene il proprio lavoro e vivere appieno la propria vita, soddisfatti.
Cosa consigli a chi magari è ad un bivio nella sua vita, che non sa più cosa fare, chi ha paura?
Di buttarsi perché la felicità è oltre la paura.
Spesso, pensare di saltare da una scogliera fa più paura del salto stesso, e se non stiamo bene dove siamo, anche con tutta la paura del mondo, sappiamo che l’unica possibilità per cambiare il nostro stato è cambiare la condizione attuale, anche se non ci sono certezze.
C’è una qualcuno che ti ha ispirato?
Tanti e tutto. Prendo ispirazione da ogni cosa è ogni ambito. Chiunque riesca in quello che fa e che crede ha qualcosa da insegnare, e anche chi non stimiamo o che ci manca di rispetto, perché ci fa capire esattamente come non vogliamo essere.
C’è un uomo che ti ha ispirato?
Stefano Laghi, credo sia una delle persone più importanti della mia vita. Mi sono innamorata della pasticceria per la prima volta grazie a lui. È stato un maestro ed ora è il fratello che non ho mai avuto. Ma a volte non servono per forza legami di sangue. L’anima, è ancora più potente
Guardati tra 30 anni, sei una donna e tua nipote è seduta sulle tue ginocchia, cosa le consiglieresti per la vita?
Le canterei “figlia” di Vecchioni. Le direi di non ascoltare chi le dice di smettere di non fare qualcosa ma di imparare ad ascoltarsi e capire quali sono davvero i suoi sogni e non lasciarli mai in un cassetto. Di rincorrerli, accogliendo anche le cadute e le ginocchia sbucciate. Di imparare. Prendersi per mano, comprendendo i bisogni della sua bambina interiore che le augurerei di non perdere mai.
Cosa ne pensi del femminismo?
Lo odio. Le donne lo ostentano evidenziando ancor di più quello che cercano di combattere. Si cerca la parità evidenziando le differenze e la verità è che, spesso la cattiveria è donna perché le donne dicono di altre donne quello che uomini di altri uomini non direbbero mai. Si predica l’unione non sapendo affatto essere uniti.
Cosa ne pensi del razzismo?
E’ razzista chi è ignorante e ha paura della diversità. Si è razzisti in tanti modi non solo per nazionalità e pelle.
E la fortuna?
Non esiste come non esiste il caso. Credo nell’energia. Energie simili si attraggono e riusciamo a ottenere ciò che desideriamo davvero nel minor tempo universalmente possibile. L’universo ha un’ unita energia e tutto è interconnesso, dipende solo dall’intenzione che lanciamo nel mondo e dalla connessione che noi stabiliamo con esso.
Quanto conta l’amore nella tua vita?
Tantissimo. L’amore è motore dell universo insieme alla gratitudine. E non parlo di amore per una persona, non solo. Parlo di amore per sé, per ciò che si fa, che si ha, che ci circonda. L’amore come entusiasmo, come agape.
E la carriera?
Siamo tutti al’ interno della propria carriera. Ognuno sceglie la propria. Come dicevo prima, il successo è un attitudine. Spetta a noi disegnarcela addosso come una muta che ci calza perfettamente. Ciò che va bene per me magari farebbe impazzire qualcu’altro e viceversa
Grazie, sono certa che hai dato tanti spunti di riflessione importanti. E voi non potete perdere il suo ultimo progetto che potete acquistare qui