Oggi vi parlo di Sophia.

Ha gli occhi come la sabbia e le stelle. Un vestito da imperatrice imperiale che sembra essere uscito  da una delle pellicole della Lucasfilm e se le fai una domanda sulla blockchain risponde cosi’: “Ciò che entusiasma di più di questa tecnologia è la capacità di collegare molti progetti decentralizzati composta da reti a loro volta decentralizzate. E’ un ecosistema di ecostistemi’

Ma chi è Sophia?


Sophia è il primo robot ad aver ottenuto una cittadinanza. Proprio così. Ed è stata l’Arabia Saudita ad attribuirle il certificato.

Realizzata da uno studio congiunto tra SingularityNet e Hanson Robotics ha fatto la sua prima apparizione nel 2016 e ha lasciato tutti senza fiato.

Sophia è una donna bionica e che scegli persino cosa indossare. Dotata di una forte empatia, ed è questa la novità. Una caratteristica propria dovuta all’unione di molteplici intelligenze artificiali che la compongono e le permettono di parlare e rispondere a domande anche complesse.

Di lei, statene certi, ne sentiremo parlare, ma perché sarà lei a farsi sentire.

Published On: Gennaio 10th, 2019 / Categories: Attualità, Donne, Pop Culture / Tags: /

Una penna blu è quella che amo di più. Come il velluto, meglio se blu, cobalto e azzurro. Mi ricorda il mare.

Il mare. Il caffè caldo la mattina, in tutte le stagioni. La musica, le canzoni indie, Tommaso Paradiso, Achille Lauro. I rossetti rossi. Le mie sorelle bambine. Scrivere e leggere. E poi leggere e scrivere. Le cose non scontante, la pelle abbronzata in autunno. Regalare un sorriso, che siamo tutti grigi.

Le cose inaspettate. Quelle belle ovviamente. Le gite organizzate un’ora prima. Il profumo di cannella. La cacio e pepe. I regali. I

Amo il natale, amo non essere scontata, amo tutti i film con un lieto fine. Che poi piango pure quando guardo un thriller.

Il mio cane la mattina. Gli amici che ci sono sempre, sia a un metro che a 1000 kilometri. Le persone sensibili. Quelle che si perdono a sognare cose ‘impossibili’, tipo costruire una villa in campagna.

Amo l’odore dei libri nuovi. La poledance. Sentirmi sicura.

Odio. Odio quando sono grigia. I pensieri brutti. Odio non vedere il mare. Odio non potermi muovere. Odio aspettare, la mia impulsività. La poca sincerità. Tra una brutta verità e una bugia, preferisco sempre la prima.

Odio la mancanza di rispetto.

Chi tratta male le donne, e gli uomini.

Odio gli ottusi, i preconcetti e i pregiudizi.

Odio non sapere cucinare.

Odio non sapere cosa fare. Cambiare idea spesso.

La montagna. Non la amo.

Odio chi limita gli altri.

Non amo scanzi. Non amo gli intellettuali troppo di sinistra.

Mi annoio.

Amo chi pensa che prima di tutto e sopra ogni cosa ci sia rispetto e fiducia.

Odio chi non lo fa. Odio chi pensa che sia tutto dovuto e niente dato.

E tu invece?