“Metti un po’ di musica leggera che non ho voglia di niente, anzi leggerissima…”

Questo ritornello di una canzone di Colapesce e Di Martino che ha vinto il quarto posto all’edizione di Sanremo 2021 è per me un inno credo alla voglia di non pensare, quando non riesci purtroppo a farlo.

Cullarsi e farsi cullare. Come una ninna nanna. La più famosa: Lullaby dei Thecure.

Immagino una casa dalle pareti dalle tonalità pastello, e un uomo dolce e buono che magari mi chiede cosa avrei voglia di fare, una domenica mattina. Una tra le ntante.

‘Una musica leggera…anzi leggerissima’.

Perché si ha bisogno di qualcuno che ci tocchi in maniera dolce, che non ci faccia male di nuovo, per l’ennesima e santa volta. Perché si è stanchi. Anche di ricostruirsi per l’ennesima volta.

Scrivere a volte non è semplice perché le parole che cerchi si affollano l’una sull’altra e credimi, tu che mi leggi, non è semplice. Chi scrive musica, chi scrive romanzi, storie, idee, progetti, formule ha un potere immenso, che nemmeno molto spesso ha consapevolezza. Quindi mi capita come oggi, come tante altre volte, di voler scrivere tutto quello che una canzone leggera anzi leggerissima si porta con se’.

Un cielo azzurro. L’odore di un sugo fatto la domenica. La dolcezza di un messaggio ricco d’amore.

Un fiore di campo, semplice e fresco. Una caffettiera azzurra, in tonalità con il cielo, in tonalità con l’anima e con quei pensieri oggi così scomposti, a tratti tristi, altri pieni di malinconia. Qualcuno che ti canta una ninna nanna con il suo semplice respirarti accanto. Perché ti ha scelto e hai scelto. Un dolce fatto di cioccolato, una panna soffice come le nuvole e il caffè bevuto sotto un raggio.

Un giorno, forse, chissà quando. Mi sentirò una leggera, leggerissima, scelta anche io.

Published On: Marzo 7th, 2021 / Categories: Attualità, Storie /

Una penna blu è quella che amo di più. Come il velluto, meglio se blu, cobalto e azzurro. Mi ricorda il mare.

Il mare. Il caffè caldo la mattina, in tutte le stagioni. La musica, le canzoni indie, Tommaso Paradiso, Achille Lauro. I rossetti rossi. Le mie sorelle bambine. Scrivere e leggere. E poi leggere e scrivere. Le cose non scontante, la pelle abbronzata in autunno. Regalare un sorriso, che siamo tutti grigi.

Le cose inaspettate. Quelle belle ovviamente. Le gite organizzate un’ora prima. Il profumo di cannella. La cacio e pepe. I regali. I

Amo il natale, amo non essere scontata, amo tutti i film con un lieto fine. Che poi piango pure quando guardo un thriller.

Il mio cane la mattina. Gli amici che ci sono sempre, sia a un metro che a 1000 kilometri. Le persone sensibili. Quelle che si perdono a sognare cose ‘impossibili’, tipo costruire una villa in campagna.

Amo l’odore dei libri nuovi. La poledance. Sentirmi sicura.

Odio. Odio quando sono grigia. I pensieri brutti. Odio non vedere il mare. Odio non potermi muovere. Odio aspettare, la mia impulsività. La poca sincerità. Tra una brutta verità e una bugia, preferisco sempre la prima.

Odio la mancanza di rispetto.

Chi tratta male le donne, e gli uomini.

Odio gli ottusi, i preconcetti e i pregiudizi.

Odio non sapere cucinare.

Odio non sapere cosa fare. Cambiare idea spesso.

La montagna. Non la amo.

Odio chi limita gli altri.

Non amo scanzi. Non amo gli intellettuali troppo di sinistra.

Mi annoio.

Amo chi pensa che prima di tutto e sopra ogni cosa ci sia rispetto e fiducia.

Odio chi non lo fa. Odio chi pensa che sia tutto dovuto e niente dato.

E tu invece?